Zerocalcare. Dopo il botto è il titolo della nuova mostra del grande fumettista, che si tiene nei padiglioni della Fabbrica del Vapore, a Milano, dal 17 dicembre 2022 al 23 aprile 2023. Dopo il grande successo romano dell’esposizione del 2008, al MAXXI, Michele Rech, in arte Zerocalcare, torna a regalare al suo pubblico un’esperienza immersiva ricca di opere e di tanti spunti di riflessione. Con oltre 500 tavole originali, video, bozzetti e illustrazioni, la mostra è un vero e proprio tuffo nella storia e nella visione sociale, politica e artistica del fumettista. A renderla ancora più unica è la presenza di un’opera site-specific realizzata ad hoc per i visitatori. Altrettanto affascinante è la profondità e la modalità di narrazione dei lavori esposti, fatta in prima persona da Zerocalcare stesso, attraverso una serie di commenti e note in grafica, sulle pareti dei padiglioni.
I principali temi della mostra
Zerocalcare. Dopo il botto è ideata da Silvia Barbagallo e prodotta da Arthemisia. La mostra ripercorre la vita del fumettista raccontando molto bene come le sue esperienze personali e politiche si siano da sempre intrecciate con la sua produzione artistica e la sua stessa carriera. L’esperienza del visitatore inizia infatti con una sala dedicata alla biografia di Michele Rech. Ampia e dettagliata, questa biografia sa catturare il pubblico fin da subito grazie alla bellissima resa grafica lungo una timeline realizzata da Oscar Giloti.
La mostra prosegue dunque attraverso una vera e propria sala cinema, dove ampio spazio è stato dedicato al grande successo della serie tv Netflix “Strappare lungo i bordi”. Ci sono poi molteplici sale con le tavole e le illustrazioni dell’artista, dai primi anni Duemila fino ad oggi. All’interno di questo percorso il visitatore può immergersi dentro ai temi chiave che da sempre accompagnano la produzione di Zerocalcare, come l’oppressione sociale, gli abusi di potere o le storie di esclusione ed emarginazione. Centrale, in tutta l’esposizione, è anche il tema dell’incertezza che caratterizza ognuno di noi dopo la crisi pandemica del Covid.
L’impegno sociale e politico
Uno degli elementi chiave di Zerocalcare. Dopo il botto è certamente l’impegno politico dell’artista, che fin da ragazzo partecipa attivamente alla vita dei centri sociali romani. Sono infatti moltissimi i manifesti e le locandine esposte, che l’illustratore ha realizzato nel tempo per la promozione di cortei ed altri eventi indipendenti.
Altrettanto interessanti sono le illustrazioni e le tele che Michele Rech ha dedicato a personaggi o soggetti importanti per il suo attivismo politico o a episodi storici e culturali che lo hanno segnato in modo particolare, come il G8 di Genova o il Covid.
Un tuffo nei fumetti di Zerocalcare
Nel corso degli ultimi 20 anni la produzione di fumetti firmati Zerocalcare è cresciuta a ritmi elevati e la mostra di Milano ne restituisce un’esatta fotografia. Sono davvero tantissime le tavole dedicate sia ai lavori storici che a quelli più recenti. Tra le opere esposte non mancano capisaldi come la Profezia dell’Armadillo (2012) – poi divenuta la base per la serie tv su Netflix, Macerie prime (2018) oppure Ogni maledetto lunedì su due (riedito nel 2022). Molti dei fumetti sono inoltre fisicamente presenti in mostra ed è possibile sfogliarli e fermarsi a leggere qualche pagina.
Zerocalcare. Dopo il botto: come organizzare la visita alla mostra
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 19.30, mentre il sabato e la domenica l’orario di chiusura si prolunga fino alle 20.30. I biglietti possono essere acquistati online, oppure sul momento, direttamente alla biglietteria della Fabbrica del Vapore. L’acquisto online è consigliato soprattutto per il weekend, che è il momento della settimana più affollato. Come ogni esperienza artistica, può essere fruita a diversi livelli di profondità e concentrazione ma, per chi desidera leggere con attenzione i tantissimi spunti disponibili ed entrare all’interno delle singole tavole, per la visita sono necessarie dalle due alle tre ore.
Chi è Zerocalcare?
Prima di chiudere questo post vogliamo lasciare in poche righe tutto il sapore di un fumettista che, non a caso, abbiamo più volte chiamato artista: Michele Rech. A dispetto di quanto si pensi, Zerocalcare è toscano. Nasce in provincia di Arezzo, il 12 dicembre 1983. Solo dopo pochi mesi dalla nascita, però, la famiglia torna a vivere a Roma, nella zona di Rebibbia. È proprio questa città a formare in modo predominante la sua produzione artistica e il suo linguaggio, insieme alle origini francesi della madre. Tra i grandi fumettisti e disegnatori che più di altri lo hanno influenzato e fatto crescere – come viene ben esplicitato nella mostra milanese – spiccano Leo Ortolani, Silvia Ziche, Gipi, Paco Roca e Manu Larcenet.